Aurora 88
Storia
La 88 venne introdotta sul mercato dall'Aurora alla fine del 1946[1] dopo che la produzione venne spostata nei nuovi stabilimenti posti in Strada dell'Abbazia di Stura. La penna, progettata dal famoso designer industriale Marcello Nizzoli può essere considerata come la risposta dell'azienda alle nuove tendenze stilistiche introdotte dalla Parker 51, di cui viene considerata una chiara imitazione.
La 88 infatti è una penna a pennino coperto e con cappuccio di metallo ad incastro, il che la rende molto simile ad una 51. La penna però ha una linea più corposa ed uno stile del tutto personale, che gioca sul contrasto fra il nero del corpo ed il bianco del cappuccio e delle rondelle che separano il corpo da sezione e fondello. Oltre a questo la penna risulta più interessante di una 51 sotto moltissimi punti di vista, a partire dai materiali per finire con il sistema di caricamento.
La 88 ebbe un grandissimo successo e costituisce il principale, se non l'unico, modello prodotto dall'Aurora nel primo dopoguerra. Essa è stata probabilmente anche una delle penne più vendute in Italia in assoluto, il che la ha resa a lungo poco appetibile nel panorama collezionistico, troppo spesso rivolto alla ricerca di modelli rari, ma di scarsa rilevanza tecnica e storica.
La 88 è stata il punto di partenza da cui nel corso degli anni sono nate diverse "evoluzioni", si è passati nelle versioni successive alla produzione di tutte le parti in plastica, alla ristilizzazione della clip con la 88K, e della forma del cappuccio con la 88P. La penna è rimasta in produzione per molti anni, ma il modello iniziale, quello che tratteremo più specificamente in questa pagina, venne sostituito dalla 88K nel 1953, anche se le due varianti rimasero per un certo tempo prodotte e o commercializzate in parallelo (come testimoniato da questa pagina di un catalogo), e sono note versioni di transizione con il cappuccio della 88K montato su un corpo della 88, e da esemplari con un numero di serie maggiore di quelli rilevati su delle 88K come quello mostrato in questa discussione.
Benché non sia possibile indicare con precisione la data della dismissione del modello, possiamo indicare come limite inferiore il 1958 dato che compare, nella versione con cappuccio in oro massiccio, illutrata in questo bollettino del marzo 1958 come parte degli assortimenti Gold Gift.
Caratteristiche tecniche
La 88 era una delle penne più solide e meglio costruite del dopoguerra. Caratterizzata da un avanzato e funzionale caricamento a stantuffo, e da un alimentatore di qualità, ulteriormente migliorato in seguito per assicurare un regolare flusso di inchiostro, e dotato di una piccola valvola (mostrata anche nello schema a fianco, e visibile con maggior dettaglio in queste fotografie) che consente di regolarne il flusso di inchiostro.
Il cappuccio era agganciato ad incastro sulla rondella metallica che separa la sezione dal corpo, e si dimostra perfettamente funzionale. Quando calzato sul fondo viene di nuovo trattenuto in posizione tramite un altro anello metallico sottile, posto fra il fusto della penna ed il fondello che funge da manopola di rotazione per il meccanismo dello stantuffo.
La clip era fissata ad anello internamente al cappuccio fra due rondelle strette da un perno a vite in metallo che una volta avvitato va a costituire la punta del cappuccio, con la sommità dello stesso cromata. Dentro il cappuccio la vite viene bloccata in posizione insieme al controcappuccio da un apposito dado che si svita dall'interno (qui un esploso delle parti). Smontarla non è banale, ed è opportuno dotarsi di un attrezzo come quello illustrato in questa discussione.
Materiali
Inizialmente la 88 venne realizzata con una grande varietà di materiali diversi fra loro, il corpo era in celluloide, il fondello in ebanite, così come la sezione. Il cappuccio era in metallo, la prima versione in una lega chiamata Nikargenta con riferimento a due dei suoi componenti (nichel e argento).
Venne quasi subito (non è nota una data precisa, ma sicuramente prima del 27 settembre 1948, dato che la 26921 rinvenuta in una confezione intonsa con questa data per la garanzia, ha il cappuccio laminato) affiancata da una variante realizzata in metallo laminato in oro, e da una in metallo cromato che nelle serie successive sostituì la versione Nikargenta, venne dismessa per i più elevati costi di produzione. Esistono inoltre, molto più rari, cappucci in argento (con o senza clip, 800 o 925) e in oro massiccio, ed versioni della penna interamente laminate o interamente in oro.
Nelle serie prodotte negli anni successivi prima l'ebanite e poi la celluloide vennero progressivamente sostituite da parti realizzate in resina termoplastica a stampo, che per quanto all'epoca fossero considerate di maggiore modernità, oggi sono ovviamente considerate di minor pregio.
Sistema di riempimento
La 88 era dotata di un caricamento a caricamento a stantuffo molto avanzato, caratterizzato da una filettatura differenziale che ne consentiva una maggiore escursione, fornendo cosi alla penna una notevole capienza di inchiostro. Un'altra caratteristica del sistema di caricamento è un piccolo forellino di sfiato nel corpo della penna, posto al di sopra del pistone dello stantuffo.
L'albero del pistone era realizzato in nylon, all'epoca un materiale molto innovativo (rivelatosi comunque abbastanza fragile nel tempo). Esistono comunque diverse versioni del meccanismo, come illustrato in questo articolo. Inoltre la penna ereditava dalla Selene a stantuffo una guarnizione molto efficace realizzata con una disposizione alternata di cerchietti di gomma e di feltro, come illustrato nella figura a fianco.
Versioni
La 88 riprende la tendenza del momento e presenta un pennino coperto da una guaina in ebanite sulla cui base è riportato il logo ovoidale dell'Aurora riportante al suo interno la dicitura Aurora 88. Sul lato opposto della sezione viene riportato un numero di serie, purtroppo non esiste una corrispondenza accertata che consenta di correlarlo al periodo di produzione, ma viene riportato che ad inizio del 1952 erano state vendute 750000 penne, passando il milione alla fine dell'anno.[2] Al momento una prima datazione certa è quella relativa alla penna numero 26921, che riporta sul bollettino di garanzia la data del 27 settembre 1948, mostrata in questa discussione sul forum. Una seconda datazione, meno sicura, è quella del 27 giugno 1949, ritrovata scritta a mano sulla scatola di matricola 89105. Una terza data, anche questa sicura, è quella del 6 settembre 1950 scritta sulla garanzia della penna 400762.
Queste indicazioni contrastano con le tabelle annuali che si possono trovare in un altro articolo, la cui compilazione è basata comunque su assunzioni totalmente arbitrarie e non verificate riguardo l'andamento della produzione, pertanto l'utilizzo di queste tabelle rischia solo di aumentare la confusione, considerato inoltre che le stesse sono, almeno per la parte fino al 1950, completamente incoerenti con le datazioni sicure al momento disponibili. E' nota altresì la presenza di una numerazione nella forma E-nnnnn che viene supposta essere stata usata per la produzione esportata in Spagna.[3]
L'analisi dei foglietti di istruzioni e garanzia consente però di trarre qualche conclusione in base alla presenza della dicitura "Aurora SpA" presente in alcuni di essi, l'azienda infatti assunse questo nome nel 1948, per cui la presenza dello stesso indica che la penna è successiva. Finora il numero di serie più basso riscontrato stampigliato sul foglietto con il risultato del collaudo in presenza della dicitura è il 703405, cosa che consente di datare, sia pure in forma dubitativa per la possibilità di una inscatolazione successiva, tutti quelli maggiori come successivi al 1948.
La 88 venne inizialmente realizzata in una unica misura, ma è nota, anche se molto rara,[4] una versione più piccola che si ritiene essere più tarda, ma comunque sempre collocabile nel periodo della prima serie. Le prime versioni della penna sono inoltre caratterizzate dall'anello metallico di chiusura del cappuccio non completamente chiuso, non si tratta di una rottura o di un difetto, ma della prima variante costruttiva dello stesso.
La versione iniziale della 88 venne realizzata solo con il cappuccio nella nuova lega metallica Nikargenta decorato a sottili righe verticali, la clip è realizzata nello stesso materiale ed ha una forma affusolata con una punta a goccia, fissata sul cappuccio tramite una vite che fa anche da testina (e che deve essere svitata dall'interno del cappuccio). Il cappuccio è ad incastro su una rondella che separa il corpo dalla sezione, questa può essere dello stesso metallo del cappuccio o in plastica nera.
Le prime versioni della penna presentano anche un diametro della filettatura dell'innesto del gruppo pennino sul fusto più stretta, con una corrispondente strozzatura nella parte terminale del fusto dove si trova la filettatura corrispondente, cosa che rende molto difficile l'estrazione dal davanti del pistone. Inoltre la rondella metallica nei primi esemplari ha una interruzione (si veda la 6243 mostrata in questa discussione), il foro per accedere alla vite del pomello posteriore è più piccolo e non ha un tappino di protezione ed il pacco delle guarnizioni è più largo.
Sul bordo inferiore dei cappucci in Nikargenta è riportata una stampigliatura con questo nome; la lega veniva pubblicizzata come molto costosa Aurora ed usata come sostituzione per l'argento o il metallo cromato; in effetti risulta avere lo stesso colore e brillantezza dell'argento, senza soffrire dei problemi di ossidazione di quest'ultimo.
Al cappuccio in Nikargenta si sono quasi subito aggiunti cappucci in metallo laminato oro o in metallo cromato,[5] sempre decorati a righe verticali, in argento massiccio e, molto più rare, varianti con cappuccio e clip in oro massiccio. In particolare la versione con cappuccio in oro massiccio denominata Gold Gift, pare essere più tarda (1958]), e prodotta in parallelo alle Aurora 88K completamente laminate. A queste si aggiunge la particolare versione GL (sigla che sta per Gran Lusso) completamente coperta da metallo laminato oro, o oro massiccio. In alcuni esemplari (molto rari) dei cappucci in metallo laminato si trova una stampigliatura "18 KR", che si ritiene sia associata alla produzione iniziale (al momento l'unico seriale riscontrato, il 99010, sembra confermare l'ipotesi).
Nelle versioni più tarde (come la numero 2060505 illustrata in questa discussione sul forum) le linee di decorazione incise sul cappuccio sono leggermente più corte e lasciano un bordo liscio più ampio analogo a quello che si trova sui cappucci della 88K.
Colori
La 88 è stata prodotta in un unico colore, il nero. Il corpo in celluloide presenta sulla parte adiacente alla sezione delle finestrelle trasparenti per il controllo del livello di inchiostro. Il fondello e la sezione, in ebanite, possono risultare ossidate e virate al marrone, ma il colore originale resta il nero.
Le sole variazioni cromatiche del modello sono relative al cappuccio, realizzato sia in metallo bianco, che dorato. Sono molto rare versioni completamente rivestite in metallo laminato o in oro massiccio. In sostanza si possono classificare le diverse versioni sulla penna principalmente sulla base del colore (e relativo materiale) del cappuccio, secondo la seguente lista, cui si sono aggiunte le informazioni finora reperite sui numeri di matricola delle varie varianti:
- Nikargenta: colore argentato a rigatura fine (millerighe), nella lega omonima, marcato "NIKARGENTA" sul bordo inferiore, meno comune. Numero di matricola più basso: 166841; più alto: 1832365
- Cromato: colore argentato e rigatura fine (millerighe), in metallo cromato, nessuna marcatura, comune. Numero di matricola più basso: 1762490; più alto: 1955060.
- Dorato: colore dorato e rigatura fine (millerighe), in metallo dorato, marcato 18 KR sul bordo inferiore del cappuccio, molto raro. Numero di matricola più basso: 99010; più alto: 99010.
- Dorato: colore dorato e rigatura fine (millerighe), in metallo dorato, nessuna marcatura, il più comune. Numero di matricola più basso: 161222; più alto: 1961065.
- Dorato: colore dorato a rigatura rada con bordo liscio più ampio come per la 88K, nessuna marcatura, meno comune, nel periodo della transizione. Numero di matricola più basso: 2060505; più alto: 2060505.
- Argento: colore argentato e rigatura fine (millerighe), marcatura 800 sul bordo inferiore, poco comune. Numero di matricola più basso: ?; più alto: ?.
- Argento: colore argentato e rigatura fine (millerighe), marcatura 925% sul bordo inferiore, poco comune. Numero di matricola più basso: 111338; più alto: 129747.
- Oro: colore dorato e rigatura più ampia, marcatura 750/1000 sul bordo inferiore, raro, indicata anche come Gold Gift. Numero di matricola più basso: 2547060; più alto: 2547060.
A queste si aggiungono le versioni completamente rivestite, sono note due varianti:
- Dorate: corpo e cappuccio dorati, versione rara. Numero di matricola più basso: 880594; più alto: 880594.
- Oro: corpo e cappuccio in oro massiccio, la più rara, indicata anche come Gold Gift. Numero di matricola più basso: ?; più alto: ?.
Una ulteriore variante è il colore della vite del cappuccio (che è indipendente da quello del cappuccio stesso). Essa può essere sia dorata (piuttosto rara e rinvenuta solo su penne con numero di matricola molto basso) che cromata (utilizzata sicuramente in un tempo successivo e di gran lunga la più comune). Alle viti dorate è abbinato (almeno negli esemplari finora rinvenuti) un cappuccio leggermente più corto (64 mm invece di 66mm) Come nel caso precedente del tipo di cappuccio, facciamo riferimento ai numeri di matricola più alto e più basso associati alle due varianti:
- vite dorata e cappuccio 64 mm: Numero di matricola più basso: 129747; più alto: 213029.
- vite cromata e cappuccio 66 mm: Numero di matricola più basso: 526962; più alto: 1825777.
Un riassunto delle numerazioni di questo modello e degli altri modelli derivati dalla 88 è in questa pagina, si tenga presente però che la stessa non viene aggiornata che sporadicamente e non è detto sia in sincrono con quanto indicato in questa pagina.
Pennini
La 88 era dotata di un gran numero di diverse misure dei pennini; l'elenco nell'immagine a fianco riporta EF, F, M , C (largo), DF e DM (da ricalco) a punta normale, OF, OM, OB, OBB a punta obliqua, KF, KM, KB, KD (da ricalco) a punta a goccia, B, BB a punta squadrata, OBR a punta obliqua a destra, ed infine quelli rigidi caratterizzati dall'uso del suffisso H (HEF, HF, ecc.). I più comuni, EF, F ed M erano forniti di fabbrica sulle penne distribuite ai rivenditori e sono marcati in giallo nel foglietto, tutti gli altri erano ottenibili per ordinazione.
flex | medium | hard | |
---|---|---|---|
fine | 80px | 80px | |
medium | |||
broad | 80px | 80px |
Almeno fino al 1949 ai pennini era anche associato un codice di colori, riportato in un cerchietto colorato presente sia sulla scatola della confezione che nel tappino che blocca l'accesso alla vite che fissa il fondello al meccanismo dello stantuffo. L'elenco delle corrispondenze si trova illustrato nella tabella a sinistra, come risulta da un foglietto illustrativo (datato appunto 1949),[6] in cui compare una distinzione sulla flessibilità, non riportata nell'elenco precedente in cui compaiono però una gran varietà di punte diverse. Lo stesso schema è visibile in questa brochure. La classificazione dei pennini anche in base alla flessibilità si ritrova anche nei codici numerici adottati per la successiva 88K.
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
88 NiAg | 13.7 cm | Lunghezze: 12.6 cm fusto; 6.6 cm cappuccio e 14.9 cm calzata. Diametri: 12.1 mm fusto e 12.8 mm cappuccio. Peso: 21.7 g; 13.4 g fusto e 8.3 g cappuccio. |
88 GF | 13.7 cm | Lunghezze: 12.6 cm fusto; 6.6 cm cappuccio e 14.9 cm calzata. Diametri: 12.1 mm fusto e 12.8 mm cappuccio. Peso: 22 g; 14 g fusto e 8 g cappuccio. |
portamine | 12.2 cm | Diametri: 10.0 mm fusto e 9.0 mm cappuccio. |
Riepilogo delle informazioni disponibili
Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1946 | l'azienda introduce le Aurora 88 progettate da Marcello Nizzoli |
1948 | la Sapem cambia nome in Aurora S.p.A. |
1953 | l'azienda introduce le Aurora 88K |
1956 | l'azienda introduce le Aurora 888 |
1956 | l'azienda dismette le Aurora 88 |
1957 | l'azienda introduce le Aurora 888 |
Riferimenti esterni
- [1] Dettagliata storia del modello e delle sue evoluzioni
- [2] Pagina della storia dell'azienda relativa al periodo di produzione del modello
- [3] Altro articolo sul modello e le sue evoluzioni
- [4] Panoramica sui vari modelli e varianti
- [5] Interessante articolo sui colori e le confezioni
- [6] Recensione di Marcello (utente forum PeppePipes) della versione "mini"
- [7] Descrizione dello smontaggio, ma è meglio leggere questa pagina che è più accurata
- [8] Un articolo sulla datazione, basato su un'ipotesi di distribuzione della produzione senza riscontri e sicuramente sbagliato per quanto riguarda il 1948
- [9] Una discussione sulla regolazione del flusso in alcune 88
- [10] Una presentazione della versione piccola della penna.
- [11] Una raccolta di interventi sul forum.
- [12] Discussione sui numeri di serie relativi alla supposta produzione spagnola
- [13] Discussione sulle differenze nella produzione fra le 88 più antiche e le più recenti
- [14] Discussione sulle varianti dei cappucci
- [15] Articolo con due interessanti documenti
- [16] Un articolo di Paolo, http://www.zona900.it, (utente forum fountainpen.it sanpei) sulle varianti delle scatole
- [17] Discussione sul forum riguardo la numerazione
- [18] Discussione sul forum a riguardo di una 88 databile con certezza al 1948.
- [19] Storia dell'Aurora del primo dopoguerra.
- [20] Discussione sul forum con una 88 con numero di serie sovrapposto a quelli delle 88K.
- [21] Una 88 con numero di serie alto (superiore a quello di diverse 88K)
Note
- ↑ per la datazione abbiamo preso come riferimento principale questo dettagliato articolo, parzialmente confermato dal riferimento al 1947 in questa dettagliata ricostruzione storica della vita dell'azienda; in un altro articolo sulla storia del modello si parla invece del novembre 1948, ma ci sono alcuni riferimenti pubblicitari senz'altro precedenti (anche se solo di qualche mese) ed il recente ritrovamento di un bollettino di garanzia consente di datare al settembre del 1948 la numero 26921; si è scelto pertanto di usare il primo riferimento.
- ↑ di nuovo questa informazione deriva dall'articolo già citato all'inizio, come numeri ottenuti da una fonte affidabile, che però non viene indicata.
- ↑ come riportato in questa discussione.
- ↑ vedi la relativa presentazione in questa discussione sul forum.
- ↑ non è chiaro quando questo sia stato introdotto, anche se si ritiene sia stato in un secondo tempo, al momento il numero più basso riportato di un esemplare di 88 con cappuccio cromato è il 1762490.
- ↑ il foglietto è visibile questa discussione sul forum.
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.